Interpretare correttamente la Bibbia

Interpretare correttamente la BibbiaGesù Cristo è la chiave per comprendere tutta la Scrittura; Lui è al centro, non la Bibbia stessa. La Bibbia trae il suo significato dal fatto che ci parla di Gesù e ci guida ad approfondire la nostra relazione con Dio e con i nostri simili. Dall'inizio alla fine, si concentra sul Dio amorevole rivelato attraverso Gesù. Gesù offre la via per comprendere le Sacre Scritture: «Io sono la via, la verità e la vita; Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Gv 14,6).

Ma c’erano alcuni teologi ben intenzionati che consideravano le parole della Bibbia come la più alta e diretta rivelazione di Dio e quindi, in effetti, adoravano il Padre, il Figlio e le Scritture. Questo errore ha anche il suo nome: bibliolatria. Gesù stesso ci dà lo scopo della Bibbia. Quando Gesù parlò ai leader ebrei del primo secolo, disse: “Voi scrutate le Scritture perché pensate di trovare in esse la vita eterna. E infatti è lei che me lo fa notare. Eppure non volete venire a me per avere questa vita» (Gv 5,39-40 Speranza per tutti).

La Sacra Scrittura conferma la verità dell'incarnazione del Verbo di Dio in Gesù Cristo. Indicano Gesù, che è la risurrezione e la vita. I leader religiosi del suo tempo rifiutarono questa verità, che distorse la loro comprensione e portò al rifiuto di Gesù come Messia. Molte persone anche oggi non vedono la differenza: la Bibbia è la rivelazione scritta alla quale Gesù ci prepara e ci conduce, che è la rivelazione personale di Dio.

Quando Gesù parlava delle Scritture, si riferiva alla Bibbia ebraica, il nostro Antico Testamento, e sottolineava che queste Scritture testimoniano la sua identità. A quel tempo il Nuovo Testamento non era ancora stato scritto. Matteo, Marco, Luca e Giovanni furono gli autori dei quattro vangeli del Nuovo Testamento. Hanno documentato gli eventi decisivi della storia umana. I loro resoconti includono la nascita, la vita, la morte, la risurrezione e l'ascensione del Figlio di Dio, eventi centrali per la salvezza dell'umanità.

Quando nacque Gesù, un coro di angeli cantò di gioia e un angelo annunciò il suo arrivo: «Non abbiate paura! Ecco, vi annuncio la buona notizia di una grande gioia che verrà per tutto il popolo; Poiché oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore, nella città di Davide» (Lc 2,10-11).

La Bibbia proclama il dono più grande all'umanità: Gesù Cristo, dono dal valore eterno. Attraverso di lui, Dio ha rivelato il suo amore e la sua grazia in quanto Gesù si è caricato i peccati delle persone e ha donato la riconciliazione a tutte le persone del mondo. Dio invita tutti a raggiungere la comunione e la vita eterna con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo attraverso la fede in Gesù Cristo. Questa è la buona notizia, detta Vangelo, e l'essenza stessa del messaggio natalizio.

di Joseph Tkach


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